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Internet of Things e automazione industriale: cosa cambia?

Che differenza c’è tra la rivoluzione dell’ Internet of Things e i classici Sistemi di Acquisizione Dati (DAS) tipici dell’Automazione Industriale?

Rispetto ai sistemi presenti l’IoT permette di realizzare il sogno di collegare, controllare e utilizzare i dispositivi di manutenzione utilizzando dati generati in modo istantaneo. La rivoluzione vera e propria consiste nel fornire una piattaforma comune per tutti i device in grado di raccogliere dati provenienti da tutte le macchine, combinando quelli di più sensori e dando il potere di analizzarli in real time.

Per esempio: in una tipica fabbrica diverse macchine produttrici di wafer semiconduttori (in microelettronica rappresentano basi sui cui costruire circuiti integrati) sono in funzione milioni di volte al giorno generando terabytes di dati. Per comprendere tutti i possibili difetti del prodotto si dovranno analizzare tutti i KLARF, file non strutturati di testo con tutte le info di elaborazione e ispezione, per poi identificare il vero problema della linea di produzione. Per fare qualcosa di simile sarebbe necessario un software così veloce da analizzare milioni di dati in un’istante fornendo reportistica in tempo reale. Ecco dove inserire le tecnologie Big Data: Hadoop, Spark, Scala/Java; dando loro in pasto i suddetti file KLARF, la magia ha inizio.

Il potere di realizzare analisi predittive per scegliere le opzioni per correggere il tiro della linea di produzione è il potere di risparmiare soldi e risorse.

Combinando l’ Internet of Things con Big Data si arriva ad avere un Sistema Acquisizione Dati 2.0 in cui l’ IoT avrà un ruolo fondamentale nell’automazione industriale rendendo la vita dei programmatori AI molto più facile.

Scopri subito l’ IoT innovation project di Sarce perché il più veloce ad aprire le braccia alle nuove tecnologie ha spesso i vantaggi maggiori.

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Microsoft Power BI: fai vivere i tuoi dati con Sarce

Microsoft Power BI è uno strumento che porta la business intelligence ad un livello più elevato rispetto alle soluzioni già note: fruire di un unico strumento per l’organizzazione e la visualizzazione delle informazioni utili per migliorare od ottimizzare il proprio business.

Il tool di Microsoft consente di accedere a pacchetti di informazioni che “fisicamente” possono risiedere ovunque, con la possibilità di definire i ruoli di ciascuna figura professionale che elaborerà i dati. Power BI è compatibile con tutti i device mobili: le app per i dispositivi visualizzano automaticamente dashboard e report in una forma ottimizzata per il piccolo schermo. Grazie al servizio cloud e alla sua natura mobile è possibile condividere informazioni e dashboard sempre aggiornate con i propri colleghi.

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Power BI trasforma i dati aziendali in elementi visivi avanzati che puoi raccogliere e organizzare per visualizzare le informazioni a cui sei interessato, aiuta a scoprire che cosa è celato dietro i dati valorizzando gli stessi e trasformandoli in informazioni utili per il business. Con il nuovo prodotto Microsoft è possibile entrare nell’era dell’Internet of Things: inserendo Power BI in un progetto IoT, puoi rendere più semplice la raccolta di dati prodotti dalla moltitudine di sensori ed oggetti connessi alla rete dando modo di agire velocemente prendendo decisioni adeguate.

Sarce è Power BI Red Carpet Partner e Microsoft gold partner da oltre dieci anni: il nostro progetto permette la distribuzione del prodotto su tutti i device aziendali, la preparazione del data warehouse e la realizzazione dell’infrastruttura su cui appoggiare il software.

Scopri subito la soluzione PowerBI di Sarce per rendere la business intelligence alla portata di tutti.

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Entra nell’era dell’ Internet of things con Sarce

Internet of Things – Internet delle cose – è l’espressione per definire la rete delle dei dispositivi, diversi dai computer, connessi a Internet: possono essere sensori, automobili, impianti di produzione, macchine industriali. Insomma qualunque dispositivo elettronico equipaggiato con un software in grado di scambiare dati con altri oggetti connessi. L’obiettivo è quello di automatizzare i processi mettendoci a disposizione informazioni che prima non avevamo. Un esempio?

Mettere a punto un’infrastruttura in grado di far comunicare gli impianti automatizzati già realizzati e quelli futuri con un centro operativo unico, on cloud, secondo un moderno approccio Internet of Things (IoT), nel quale gli oggetti acquisiscono funzionalità avanzate per la raccolta e la trasmissione in tempo reale dei dati, in grado di creare un modello di business basato sull’IoT.

Real Time
Data Analysis

Sarce è in grado di portarti nell’industria 4.0 grazie al suo “IoT Innovation Project“: le tue macchine saranno connesse ai tuoi device per darti la possibilità di analizzare dati ancora inesplorati e quindi prendere decisioni più coerenti al tuo business.

Con le informazioni sempre a disposizione potrai monitorare dove e quando vuoi i segnali forniti dai macchinari dal tuo impianto di produzione e intervenire tempestivamente per risolvere problemi.

Problem Solving

Oggi, secondo Gartner, gli oggetti connessi sono circa 5 miliardi e diventeranno 25 entro il 2020. Altre fonti stimano che i dispositivi connessi nel globo siano ormai tra gli 8 e i 10 miliardi. Connetti i tuoi dispositivi per migliorare i risultati aziendali grazie all’automazione dei processi.

Scegli IoT Innovation Project. Scegli Sarce.

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Microsoft Enterprise Mobile Suite: 5 motivi per averlo

Gli impiegati sono più produttivi quando hanno un singolo username e una sola password da ricordare e quando hanno la stessa capacità di lavoro da ogni device. Anche per questo nasce Microsoft Enterprise Mobile Suite che con un accesso singolo a tutte le applicazioni sarà in grado di far usare agli impiegati il dispositivo personale anche per il lavoro.

Molte aziende sentono l’esigenza di monitorare i devices personali dei propri dipendenti, mantenere il controllo sulle loro applicazioni all’interno dei datacenter dell’azienda e sulle piattaforme cloud pubbliche rappresenta dunque un sfida interessante

Microsoft estende la sua offerta per vincerla. EMS darà infatti la possibilità di installare velocemente aggiornamenti anche sui device dei dipendenti, e settando diversi livelli di permessi, renderà possibile il controllo singolo dei dati aziendali senza intaccare quelli personali dell’utente. EMS aiuterà quindi il reparto IT a proteggere gli accessi alle applicazioni dovunque siano (datacenter o cloud) monitorando tutte le attività sospette.

Introdurre EMS in azienda è la soluzione a gran parte dei problemi che i device personali creano alla sicurezza dei dati, ecco allora 5 motivi per non farne a meno:

  • Office è più sicuro

Unica soluzione disegnata per proteggere tutti  i tuoi file Office, le tue mail e applicazioni.

  • Ti farà risparmiare

Fino al 50% di risparmio rispetto all’ acquisizione di soluzioni standalone di altri competitor.

  • Funziona

Facile  da installare, sempre aggiornato e sempre connesso con il tuo  datacenter

  • Più sicuro

Ti aiuta a scoprire le falle nella tua sicurezza IT prima che possano diventare dannose

  • È completo

Protegge iOS, Android, Windows e altre 2.500 apps

Sarce, dal 2000 Gold Partner Microsoft, è in grado di installare questa soluzione anche nella tua organizzazione portandoti a raggiungere i tuoi obiettivi. Visita la nostra sezione Innovation per conoscere tutte le più avanzate soluzioni di Business Intelligence per la tua azienda.

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LinkedIn + Microsoft = CRM

L’acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft è una mossa piena di buon senso, anche se gli esperti ritengono che vi siano 26,2 miliardi di motivi per affermare il contrario. Una spesa così elevata è dovuta alla possibile (e reale) sinergia tra le due aziende e i loro prodotti. In particolare il software professionale Microsoft CRM e il database centrale di LinkedIn fatto di oltre 400 milioni di profili per lo più professionali. Come l’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella ha dichiarato al Wall Street Journal: “E’ davvero l’incontro tra cloud e network professionale”. In altre parole, tutti ora lavorano facendo avanti e indietro tra software di lavoro e social network personali. Ma perché le due cose dovrebbero essere separate?

Come riporta sempre il Wall Street Journal: “Gli utenti di LinkedIn fanno parte del nucleo demografico chiave di Microsoft. Inoltre sono in grado di offrire a Microsoft qualcosa che non ha mai avuto prima: una rete con la quale gli utenti si possono identificare.” L’accesso a tali utenti, così come alle enormi quantità di dati che generano, potrebbe produrre nuove intuizioni e prodotti che consentirebbero di monetizzare l’enorme investimento fatto.

L’acquisizione ad esempio metterà, da subito, il turbo al Customer Relationship Management di Microsoft. Utilizzato per identificare le opportunità di vendita, avrà con LinkedIn i dati e la portata che ogni azienda desidera. Essendo il CRM lo strumento per gestire le relazioni, quale migliore potenziamento c’è di un social network esistente? Sarà davvero facilissimo caricare sul prodotto Microsoft i dati estratti dal social professionale trasformandoli velocemente, e all’interno dello stesso ambiente software, nel vostro target.

Dotarsi di un CRM è un investimento necessario per il controllo delle relazioni con clienti e contatti; ma con questo scenario, perché aspettare? Overmach lo ha fatto con Sarce. L’azienda produttrice di macchine utensili di Parma ha implementato il CRM Microsoft per gestire le sue trattative ottenendo risultati tangibili. Scopri la case history per conoscere la progettualità di Sarce e potenziare la tua rete di contatti.

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Sarce con UPI per la tua sicurezza IT

Il 28 giugno Sarce interverrà all’ evento organizzato dall’ Unione Parmense degli Industriali “CLOUD & SECURITY”.

Il quinto ed ultimo seminario tecnico formativo in collaborazione con UNICT, GIAICT e Cisita avrà un’approccio integrato sul tema della sicurezza delle informazioni aziendali.

Sarce sarà presente con Massimo Germi (Team Leader Systems and Networks & Security Manager), il cui intervento avrà come scopo di individuare le best practice per gestire la sicurezza IT aziendale on cloud.  Le potenzialità, le capacità e l’esperienza raggiunte da Sarce in questo ambito saranno quindi protagoniste.

Iscriviti all’evento e visita la nostra sezione Security per scoprire come proteggere i tuoi dati.

 

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Quanto vi può costare un cyber attack?

Che si tratti di dati sensibili, di utenti che vedono violata la propria privacy o di denaro, la pirateria informatica resta una delle minacce più concrete per le aziende (e i dipendenti) di tutto il mondo. Possiamo però stimare quali sono i costi di una violazione? Il World Economic Forum ha evidenziato che dati definitivi sul costo globale della criminalità informatica sono molto difficili da raggiungere, il motivo va ricercato nel fatto che una grande quantità dei cyber crime passa totalmente inosservata. Se violazioni di dati di alto profilo rappresentano una minaccia concreta perché messe in atto da gruppi altamente visibili, lo spionaggio industriale può essere difficile da rintracciare manifestandosi a volte come semplice erosione di fatturato. Questo è uno degli indizi che ha portato gli analisti di Juniper Research a stimare che entro il 2019 il costo globale delle violazioni informatiche toccherà i due trilioni di dollari.

Per dare un’idea del fenomeno ecco cinque “criminal case” il cui danno è praticamente incalcolabile:

SONY – 2011/2014
PlayStation Network inutilizzabile per qualche giorno: fu questo il sintomo che qualcosa non andava per il verso giusto in casa Sony e infatti l’azienda giapponese dovette poi comunicare che qualche hacker ostile si era infiltrato nella rete. In quell’occasione vennero messi a rischio circa 77 milioni di account legati sia al Play Station Network sia al servizio di video e musica online Qriocity. Ma non bastò: in una seconda e successiva violazione della sicurezza furono coinvolti quasi 25 milioni di utenti registrati nei database di Sony Online Entertainment.
Nel 2014 è invece il turno di Sony Pictures Entertainment dove una breccia nella sicurezza ha causato la fuoriuscita di migliaia di documenti poi finiti online: dalle mail private con commenti sgradevoli su attori e registi, a materiale cinematografico.

EBAY- 2014
145 milioni. Questo fu il numero di utenti eBay che nella primavera 2014 videro i propri dati sottratti da alcuni hacker: il colpo fu portato a termine grazie a credenziali di accesso sottratte ad alcuni ignari dipendenti.

OPM – 2015
La scorsa estate anche l’Ufficio di Gestione del Personale (OPM) degli Stati Uniti è stato vittima di un attacco informatico. Bersaglio dell’operazione più di 18 milioni di dipendenti governativi il cui furto sarebbe cominciato più di un anno prima della scoperta (marzo 2014).  Tra lo staff governativo figuravano chiaramente spie e personale di laboratorio che a causa della fuga di informazioni si sono ritrovate in pericolo di vita. Purtroppo il danno provocato da questo attacco è tutt’altro che rientrato e potrebbe avere ripercussioni di durata addirittura decennale.

FIAT – CHRYSLER – 2015
Guardando in Italia (o quasi), ricordiamo inoltre i caso di Fiat-Chrysler, che in occasione dell’evento Black Hat dello scorso Luglio si è vista violare il sistema delle proprie vetture smart, intercettate e controllate durante la corsa. Risultato? Sono stati ritirati dal mercato 1 milione e 400 mila veicoli per questioni di sicurezza.

ASHLEY MADISON – 2015
Il gruppo Impact Team ha violato nel 2015 i sistemi di Avid Media Life, l’azienda a cui fa capo il sito di incontri per persone sposate Ashley Madison. Il danno? 37 milioni di utenti hanno rischiato non solo la possibile perdita di dati della carta di credito ma soprattutto il rischio di vedere esposto il proprio tradimento.

Non lasciare nulla al caso e non aspettare di essere colpiti per proteggersi. Questo è il dogma da seguire per non subire il furto e la perdita di dati a causa di attacchi informatici e buchi  nella vostra cyber security.

Scopri con Sarce la strategia su misura per la tua azienda e per la sicurezza dei tuoi dati.

 

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Business più sicuro? Ecco le regole da seguire

Stando ai risultati dell’ ultimo report CLUSIT (Associazione Italiana Sicurezza Informatica), “Rapporto 2016 sulla Sicurezza ICT in Italia”, rispetto al biennio precedente, si nota la crescita degli attacchi gravi verso tutte le categorie che includono i principali sistemi di Webmail, Social Network, siti di e-Commerce e piattaforme cloud pubbliche. Non da meno è la crescita di minacce verso i settori banking (e quindi verso tutte le piattaforme per pagamenti e operazioni bancarie online), finance e software e hardware vendor. Il pericolo maggiore è rappresentato dalla diffusione virale di malware: questo software malevolo si installa (spesso a causa dell’utente stesso che clicca il link sbagliato) e ruba informazioni sensibili, monitora le azioni dell’utente, codifica i dati per estorcere denaro e/o partecipazione a bootnet che poi verranno utilizzati per campagne spam o per altre operazioni illegali.

Ma cosa fare per proteggervi? Microsoft indica sei semplici e importanti azioni per rendere immediatamente più sicuri i vostri utenti, i vostri dispositivi e i vostri dati.

  1. Assicurarsi di controllare e installare gli ultimi aggiornamenti di sicurezza;
  2. Aggiornare tutti i software e usare gli aggiornamenti automatici dove possibile;
  3. Sviluppare i software nel modo sicuro;
  4. Non usare mai i software come administrator per ridurre il rischio di attacchi;
  5. Usare firewall e software antivirus per scoprire le minacce;
  6. Insegnare allo staff i rischi che si corrono, i metodi di cyber attack più comuni e i modi migliori per prevenirli.

La soluzione è quindi un atteggiamento proattivo per proteggere i contenuti degli utenti e diminuire al minimo il rischio legato alle minacce virtuali. Iscriviti al primo Cloud and Security LAB per scoprire tutti i nuovi aspetti normativi e tecnologici per migliorare la tua sicurezza IT.

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Viaggia nel Cloud con Sarce & Microsoft

La Business Unit Innovation di Sarce ha partecipato a un progetto di ampio respiro per agevolare la conoscenza delle best practice connesse all’implementazione di Microsoft Azure.

Gli interventi di Sarce in aziende come Puro e Motia sono stati oggetto di una video intervista registrata presso la sede di Microsoft a Milano con lo scopo di realizzare webinar e whitepaper in un’ottica di “cloud adoption” in modo da raccontare le possibili soluzioni che il cloud può offrire anche alle imprese medio-piccole.

Il progetto che ha visto coinvolto Leonardo Mutti (Innovation Center Team Leader) nella qualità di speaker, verrà veicolato attraverso Marketo, la piattaforma di Marketing automation che Microsoft utilizza per gestire le attività collegate a Microsoft Azure e cui verranno indirizzati tutti gli interessati ad Azure grazie ad opportune attività di demand generation.

Il contenuto realizzato sarà inoltre visibile sul canale italiano ufficiale dedicato al Cloud “Viaggionelcloud” e promosso sulle property digitali di Microsoft Italia.

Scopri e contatta Sarce per avere a tua disposizioni tutti i vantaggi del cloud

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Sei pronto per la GDPR? Scoprilo con Sarce

Che cos’è la General Data Protection Regulation (GDPR)?

Si tratta di un nuovo regolamento che punta a rafforzare i diritti sulla protezione dei dati per le persone all’interno dell’Unione Europea (applicabile anche alle organizzazioni che non fanno parte dell’UE che trattano dati di cittadini del vecchio continente). Questa normativa sostituisce una direttiva del 1995 per rinnovare la protezione dei dati in Europa dalle nuove minacce, consolidando le precedenti misure di sicurezza nazionali.

Quando entreranno in vigore le modifiche?

2016 – Adozione del nuovo regolamento: le aziende avranno 2 anni per mettersi in regola.

2018 – Fine della fase temporanea e applicazione rigida del GDPR

Dal 2018 in poi, le aziende dovranno utilizzare soluzioni di sicurezza all’avanguardia per proteggere i dati personali.

In caso di violazione dei dati, per le aziende sono previste multe fino al 4% dei loro ricavi annui o all’importo di 20 milioni di Euro (si applica il valore maggiore), oltre all’obbligo di informare l’autorità di vigilanza del proprio paese. Il costo medio della violazione dei dati è aumentato del 23% dal 2013. I costi maggiori si verificano nei settori: SANITARIO, FORMATIVO e FINANZIARIO, ma non solo.

Nonostante tali stringenti disposizioni, i livelli di awareness sulle sue implicazioni sono al momento molto bassi.

Dalle più recenti survey emerge che:

  • Il 56% degli intervistati non conosce il significato del termine “GDPR”
  • Il 64% non ha idea dei tempi secondo i quali la norma sarà recepita
  • Il 52% ammette di non essere preparato per la compliance alla GDPR
  • Un 35% dichiara di non sapere se le attuali misure interne alla propria azienda siano o meno conformi

Le nostre soluzioni per ottemperare al nuovo GDPR

Innanzitutto per essere pronti occorre conoscere il nuovo regolamento e cosa prevede.

Diventa indispensabile avere dei piani di recovery che possano consentire il tempestivo ripristino della disponibilità e accessibilità ai dati: il Security & Cloud Lab organizzato da Sarce l’11 Maggio prossimo al Labirinto della Masone diventa in questo modo un momento di incontro con le maggiori IT Firm per definire assieme la strategia per gestire i dati in movimento e valutare strumenti quali la sicurezza in cloud e la gestione endpoint. Si tratta di una possibilità concreta per assicurarsi le ultimissime conoscenze in ambito GDPR e le best practice di protezione dei dati.

Sei un IT Manager? Ti occupi di sicurezza aziendale? Iscriviti al primo Security & Cloud Lab