Il 23 e 24 Marzo prossimi si terrà, per la prima volta in Italia, una conference internazionale interamente dedicata alla Teoria dei Vincoli. Il programma è ampio e vede l’alternarsi di molti paladini, italiani e internazionali, della Theory of Constraints.
Ma cosa vuol dire Teoria dei Vincoli? Cosa vuol dire entrare nel mondo della TOC attraverso questo evento? Proveremo a dare una risposta utilizzando le parole di coloro che metteranno a disposizione del pubblico esperienze concrete di Teoria dei Vincoli.
Luigi Gervasi
“Gli aspetti della TOC, sono di fatto un paradigma manageriale completo con applicazioni specializzate in tutti gli ambiti della gestione aziendale (ad esempio manufacturing, supply chain e project management). Ritengo tuttavia che il valore più grande della TOC risieda nei suoi principi fondamentali che possono essere creativamente applicati in qualunque ambito per generare soluzioni potenti e non convenzionali.”
Michela Rea
“I miei primi tre anni in consulenza sono stati caratterizzati dallo studio e dall’entusiasmo di diverse implementazioni basate sul corpo di conoscenze TOC quasi sperimentali e innovative in assoluto e nel contesto italiano delle piccole imprese padronali. Il più grande valore che la TOC ha generato per me, al di là di quell’esperienza entusiasmante per un’absolute beginner/principiante, è di avermi reso più intelligente. Tutto il lavoro fatto sui modelli mentali delle persone con cui ho lavorato e sui miei ha ampliato le mie capacità cognitive in modo percepibile e anche abbastanza inedito, nel senso che non so quanti e quali altri metodi avrebbero potuto farlo.”
Tarcisio Mussi
“Un eccezionale concentrato di strumenti, metodo, strategia e visione per identificare vincoli e potenzialità di una organizzazione, per intraprendere, letteralmente, processi di “cambiamento di stato” nelle aziende. Una visione sistemica dell’impresa e la possibilità di concentrarsi su pochi elementi per ottenere i massimi risultati, fanno della TOC uno strumento impareggiabile per disegnare, attivare e mantenere nel tempo processi di crescita delle performance aziendali. Ormai non la propongo più: sarebbe troppo difficile. Semplicemente la pratico; e dopo i risultati ottenuti in pochissimo tempo, sono i clienti stessi a chiedere di formare ed educare risorse interne alla pratica della TOC.”
Come ultima e esaustiva risposta ecco le parole di uno dei principali promoter e organizzatori dell’evento Claudio Vettor di Winwin consulting:
“Perché spendere qualche centinaio di euro e soprattutto scommettere 2 giorni del preziosissimo tempo su questa conferenza, quando se ne ha così poco? Imparare a usare la TOC – theory of constraint permette di liberarsi di un buon 50% dei problemi che ci affliggono tutti i giorni e di ottenere risultati.”
Una risposta più business alle nostre domande iniziali può essere che partecipare a questa conferenza aumenta la capacità di generare valore per la propria azienda In estrema sintesi, a nostro avviso, è però questa la più grande motivazione a partecipare alla conference di Milano: scoprire la Teoria dei Vincoli significa avere sempre il coraggio di mettere in discussione le “certezze” per cercare soluzioni di sviluppo e crescita anche quando, in situazioni di “crisi” e non, l’unica risposta manageriale possibile sembra essere la riduzione dei costi.