Le aziende guardano sempre più spesso alle soluzioni cloud ibride, cioè strutture in grado di integrare molteplici componenti come le risorse private e i servizi cloud pubblici. Sul mercato ci sono numerose varianti di architetture ibride e tutte offrono molti vantaggi rispetto alla scelta forzata di una soluzione o dell’altra. Tali vantaggi includono una riduzione dei costi totali, prestazioni avanzate, disponibilità e resilienza maggiori, riduzione del time-to-market e del time-to-volume, esperienza utente avanzata e maggiore flessibilità.
In questo articolo esploreremo in dettaglio perché ibrido è meglio.
Lo spostamento delle applicazioni da un ambiente privato al cloud pubblico presenta dei costi per la migrazione e anche se il cloud pubblico ha costi vantaggiosi, il ritorno sugli investimenti (cioè il ritorno in termini di risparmio sui costi o di miglioramenti nelle prestazioni in base all’investimento nella migrazione delle applicazioni) varierà. Teoricamente, le applicazioni dovrebbero essere sviluppate per un ambiente perfettamente allineato al cloud pubblico e privato. Una qualsiasi combinazione di questi due approcci in grado di soddisfare le esigenze di un’applicazione o di una famiglia di applicazioni può essere considerata un’architettura ibrida.
Un’ altra differenza tra il cloud pubblico e privato è nelle prestazioni offerte dai due modelli: sebbene il cloud pubblico offra opzioni di grande valore e numerose configurazioni standard, il controllo finale sull’architettura fisica risiede nelle risorse di proprietà, quindi private, che possono essere configurate con componenti di infrastruttura come la memoria, i core, la larghezza di banda di interconnessione dei computer e le scelte topologiche per soddisfare appieno le esigenze dell’applicazione. Non è dunque il termine pubblico o privato che conta, ci si deve concentrare su un ambiente informatico in grado di accelerare il provisioning e allocare in modo dinamico le risorse tra carichi di lavoro di varie dimensioni, con un conseguente miglioramento dell’utilizzo e una riduzione dei costi.
Perché scegliere il Cloud ibrido?
I motivi alla base della maggiore diffusione del cloud ibrido nei domini riguardano gli aspetti economici, il valore dell’opzione, i costi di migrazione e di passaggio, l’ottimizzazione delle prestazioni e il comportamento umano.
Ogni esigenza in una varietà di contesti può essere soddisfatta da una combinazione ibrida di risorse dedicate e di risorse su richiesta basate sul principio del pagamento per utilizzo. Se si pensa ad esempio al settore dei trasporti, vediamo che le esigenze degli utenti vengono soddisfatte sia con flotte di auto aziendali private che con servizi di noleggio automobili.
Le risorse ibride rappresentano una combinazione ottimale tra un costo ridotto per le risorse dedicate che gestiscono la parte della domanda relativamente costante e un costo ridotto per le risorse su richiesta e con pagamento per utilizzo che invece gestiscono la parte della domanda relativamente variabile. Un approccio tecnologico che collega perfettamente un’infrastruttura, una piattaforma e/o software SaaS privati con identiche controparti in un cloud pubblico può ridurre al minimo i costi totali, aumentare al massimo la flessibilità aziendale e soddisfare i vincoli di organizzazioni reali gestite da esseri umani con i loro complessi processi decisionali e tutte le loro esigenze.
La soluzione di Sarce
I nostri clienti possono dunque avere la possibilità di distribuire un’applicazione facilmente in un cloud pubblico, un cloud privato o in entrambi senza riscrivere alcunché. Saranno disponibili strumenti di gestione automatizzati per consentire ai vari componenti dell’applicazione di scalare automaticamente e passare continuamente tra pubblico e privato per fornire i dati chiave, come le prestazioni dell’applicazione e le differenze di costo, al fine di ottimizzare in modo intelligente l’uso dei due ambienti.
È raro trovare un’unica soluzione per ogni data esigenza. Sarce consiglia invece una combinazione di elementi con vari attributi: vecchi e nuovi, generici e personalizzati, di proprietà e noleggiati. È possibile sfruttare varie configurazioni di architetture ibride e ottenere un valore aziendale corrispondente scegliendo una soluzione cloud centrale strategica che supporti appieno entrambi gli ambienti pubblico e privato. Attraverso l’organizzazione e la personalizzazione della funzione IT la soluzione ibrida proposta da Sarce riesce a gestire la produzione interna e funge da broker per i servizi cloud esterni, in modo ottenere un equilibrio tra costi, tempo, disponibilità, flessibilità, resilienza, esperienza utente e prestazioni.